Carlo Nesti, punto Coppe: “Juve calda, Roma fredda”
Il “polo nord” e il “polo sud” della Champions League, tanto per usare un linguaggio affine al freddo di questo periodo, si chiamano Juventus e Roma.
La squadra di Allegri vanta la seconda difesa europea, con 2 gol incassati, e l’essenziale non è il modulo, ma contare sempre su Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini.
Ai bianconeri, in volo verso gli ottavi di finale, mettono le ali Alex Sandro, Pogba e Mandzukic, che evita, oltretutto, un altro temutissimo guaio muscolare.
La squadra di Garcia, viceversa, è agli antipodi, con la peggiore difesa europea, a quota -16 in 5 partite, e Pallotta prende a... “pallate” tecnico e disfatta.
Come si fa a predicare umiltà, prima del Barcellona, e poi schierare la difesa più alta del mondo contro l’attacco, “mostro” nelle ripartenze, più forte del mondo?
In Europa League, l’Italia sorride, e conferma che sono finiti i tempi in cui, vergognosamente, affrontavamo questa manifestazione come un gelato: la “Coppa del nonno”.
Il Napoli è devastante, e non si spaventa neanche davanti alla superstizione partenopea, se è vero che infila la diciassettesima partita senza sconfitte.
La Fiorentina, nonostante l’inferiorità numerica, pareggia 2-2, trascinata da un Bernardeschi perfetto per la Nazionale di Conte, ad un punto dalla qualificazione.
La Lazio, sotto la tenda ad ossigeno in campionato, riprende a respirare, e passa il turno, con un successo, che potrebbe rappresentare una beneaugurante svolta stagionale.
(“EDITORIALE” PER RADIO SPORTIVA)
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