Le tredici cose più belle e più strane del mondiali (17 luglio 2014)

L’avventura dei mondiali raccontata attraverso le gesta dei calciatori della Juventus.
01.08.2014 15:00 di Michele Messina   vedi letture
Le tredici cose più belle e più strane del mondiali (17 luglio 2014)

1) La rete di James Rodriguez all’Uruguay e il conseguente acquisto del Real Madrid per 80 milioni di euro. Ciao fair play finanziario di Michel.

2) Il camminare continuo di Sampaoli, allenatore del Cile, insonne per tutta la notte, trascorsa a  rivedere per la millesima gli allenamenti registrati del suo maestro Bielsa.

3) Miroslav Klose, attaccante della Lazio di Sor Lotito,  segna la seconda rete al Brasile e supera così Ronaldo detto il Fenomeno, diventando il miglior marcatore della storia dei Mondiali. Ha segnato in quattro edizioni dal 2002 al 20014, 16; inoltre, è l’europeo che ha segnato più gol tra Mondiali ed Europei con 19 reti, superando Gerd Muller.

4) Mister Maggico diventa guest star di un negozio per articoli femminili. Viene lanciata durante i mondiali una carta igienica con la usa immagine, giunta già alla quinta ristampa. I mariti sono troppo distratti dalle partite, spesso ad orari improponibili.

5) Le sette reti segnate dalla Germania contro il Brasile. Troppa forti i tedeschi o troppi deboli i carioca. La verità sta forse nelle assenze di Neymar e Thiago Silva e in tanto altro.  

6) Il continuo pianto dei bambini, sempre doverosamente inquadrati, le belle tifose e i tifosi mascherati che bevono grandi bicchieri di non si sa quale liquido rinfrescante.

7) Il computer di Mister Ochetta non funziona più. Bisogna assolutamente recuperare i file dei suoi segreti calcistici. Qualcuno sospetta, dietro questo atto sacrilego, la mano di Mister Maggico.

8) La rete di Mario Götz. La Germania conquista il quarto titolo mondiale, eguagliando l’Italia. È la prima squadra europea a vincere fuori dal suo continente. Fuori campo le fidanzate o mogli dei giocatori teutonici.

9) Van Gaal al minuto 120’ sostituisce il portiere Jasper Cillesen con il numero 23, Tim Krul, 26 anni del Newcastle. Motivo: para i rigori. Nella crudele lotteria il sostituto para due tiri dal dischetto e l’Olanda vola in semifinale.

10) La finta di Pirlo in Italia - Inghilterra che propizia la rete di Marchisio. È il più bel ricordo della squallida avventura italiana in terra brasiliana.    

11) La FIFA assegna il pallone d’oro del Mondiale a Messi. Le dinamiche del massimo organo internazionale del calcio mi risultano incomprensibili. Lo avrei assegnato al portiere tedesco Neur, che ha interpretato il suo ruolo, in maniera moderna, e più con i piedi o a Müller autore di ben cinque reti. È la figura dell’attaccante moderno. Mah! Chissà cosa hanno visto nella Pulce?

12) La bomboletta spray per segnare la distanza della barriera, dal punto nel quale deve essere battuto il calcio di punizione. Il calcio è uno sport intessuto di furbizia e fare avanzare la barriera durante l’esecuzione dei calci di punizione, era una specialista di alcuni giocatori. Un altro punto a favore delle tecnologia, uno contro la fantasia al potere.

13) La RAI ha trasmesso una sola partita al giorno. Anche durante le semifinali. A che serve l’abbonamento? Non mi piace affatto il modello americano della pay tv.