Undici metri - Parlare di arbitri è l'alibi dei perdenti, bisogna fare "mea culpa. Juve più forte del Monaco, ma attenti a quei quattro. Allegri rinnova e bisogna fargli una statua. Mercato, dirigenza pronta a intervenire in tutti i reparti

Brian Liotti è una delle voci più popolari e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, giornalista nonché appassionato ed esperto di calcio.
29.04.2017 00:43 di Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Parlare di arbitri è l'alibi dei perdenti, bisogna fare "mea culpa. Juve più forte del Monaco, ma attenti a quei quattro. Allegri rinnova e bisogna fargli una statua. Mercato, dirigenza pronta a intervenire in tutti i reparti

La trasferta di Bergamo si è rivelata per la Juve complicata. Gli uomini di Gasperini hanno fatto un gran primo tempo ma poi nella ripresa la Juve ha condotto le operazioni. Sapete che non amo parlare di arbitri ma il rigore negato alla Juve per il fallo di mano di Toloi è stato clamoroso. I bianconeri però non devono appellarsi all’arbitro (parlare di arbitri è l’alibi dei perdenti), Allegri e i suoi devono fare “mea culpa” soprattutto per il secondo gol incassato, un gol preso davvero da polli all’89°. Di sicuro un pareggio fuori casa a Bergamo ci sta. La Roma domenica ha la possibilità di accorciare a meno 6 e poi alla terz’ultima ha lo scontro diretto con i bianconeri in casa e la possibilità di accorciare ulteriormente e prima ci sarà il derby della Mole, insomma chi pensava che lo scudetto fosse una formalità dovrà ricredersi. La Juve se non gioca alla morte le ultime 4 gare e fa 3 vittorie  può anche rischiare di perderlo. Occhio!

Archiviata la trasferta di Bergamo adesso si punta tutto sulla semifinale di andata di Champions a Montecarlo e non sarà una passeggiata di salute. I francesi sono tirati a molle e pronti a “vendicarsi” dell’eliminazione subita ai quarti due anni fa. Sulla carta la Juve è superiore ma i ragazzi di Jardim sono davvero pericolosi. Occhio in particolare a 4 giocatori: il giovane sorprendente  Mbappe, il ritrovato Falcao, il funambolico Bernardo Silva e il prepotente Bakayoko. Monaco rappresenta l’ultimo gradino prima della finale di Cardiff. La Juve con la Champions ha un conto in sospeso. E’ una manifestazione che sovente ai bianconeri ha regalato delusioni e finali perse. Quest’anno da più parti si respira un’aria diversa. C’è la sensazione che possa essere l’anno buono ma non sono semplici sensazioni. Ad oggi la Juve è la squadra migliore d’Europa a mio avviso, con buona pace di chi crede di essere superiore ai bianconeri. Per essere superiori a questa squadra bisogna dimostrare di saper vincere non uno ma almeno 5 scudetti di fila. Dalle fonti in mio possesso posso confermare ciò che ho scritto anche nelle settimane scorse. Allegri ha praticamente rinnovato. C’è accordo (per ora verbale ma le firme arriveranno a breve) per un contratto con scadenza 2020. Ad Allegri bisogna fare una statua. Ha raccolto la pesantissima eredità di Conte (che riteneva finito un ciclo), e ha migliorato il rendimento del tecnico salentino, in 3 anni ha vinto praticamente tutto, ha ridato ai bianconeri prestigio in Europa arrivando anche in finale di Champions, ha perso in poco tempo uno dei centrocampi migliori al mondo (Pirlo, Vidal Pogba) ma ha fatto di necessità virtù inventandosi quest’anno un 4-2-3-1 incredibile e su cui pochi avrebbero scommesso. Insomma tantissima roba.

Fino ad un mese e mezzo fa Allegri era convinto di andare via e di provare l’avventura straniera (Premier sponda Arsenal), poi il cammino della Juve, la compattezza della squadra ed anche gli attestati di stima piovutigli addosso anche da quei tifosi che 3 anni fa avevano criticato aspramente il suo arrivo hanno di fatto cambiare idea al buon Max.

Il mister avrà pensato: “ma dove la trovo un’altra squadra così forte e una società così organizzata”? Gli stimoli arriveranno (anche in caso di triplete) dal nuovo corso bianconero. Infatti la società ha sottoposto ad Allegri un rinnovo da Top Manager ma soprattutto un mercato sopra le righe con la possibilità di svecchiare e rinnovare la squadra, rinforzandola. Di sicuro arriverà un vice Buffon e con ogni probabilità sarà Meret. Poi un esterno (possibile il ritorno di Spinazzola), piace molto Conti dell’Atalanta (anche io lo preferirei a De Sciglio), Caldara potrebbe arrivare già questa estate, ancora non è certo il riscatto di Benatia. Il colpo grosso verrà fatto a centrocampo e potrebbe essere Tolisso, e comunque qualcosa verrà fatta nel ruolo dei 3 dietro ad Higuain. Ad Allegri piacciono moltissimo Isco e Di Maria, difficili (se non impossibili) entrambi, ma le vie del mercato sono infinite. Non meravigliamoci di un colpo a sensazione (tipo Higuain per intenderci).

Con la Fiorentina (nonostante le ritrosie Viola) si tratterà ad oltranza per Bernardeschi. Occhio poi a Paredes della Roma (già a Gennaio fu ad un passo), il giovane Kean verrà promosso in pianta stabile in prima squadra e si cercherà anche un vice Higuain. Ma di mercato parleremo dopo la Champions. Adesso “Madama” si gioca le sue “fiches” sul tavolo verde di Montecarlo. La posta in gioco è altissima ma i bianconeri sono nati per vivere vigilie così e giocare gare del genere con l’adrenalina a mille. Fino alla fine.