Zazzaroni: "A parte la Juve, tutte le altre sono abbastanza in crisi"

29.03.2015 19:15 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Zazzaroni: "A parte la Juve, tutte le altre sono abbastanza in crisi"

Il giornalista Ivan Zazzaroni è intervenuto ai microfoni di PianetaMilan.it per analizzare il momento della squadra di Inzaghi: "

Qual è l’aggettivo più adatto a descrivere questo Milan?
Direi che “povero” è l’aggettivo giusto. E’ un Milan con poche risorse finanziarie, che deve limitare le ambizioni. Quest’estate Galliani aveva parlato con Simeone, con Emery e altri. Poi il Presidente, avendo già Seedorf sotto contratto, non ha voluto spendere altri soldi per il tecnico e hanno optato per Inzaghi. Quindi è sicuramente un Milan che deve fare delle scelte con un portafoglio limitato. 

E perché Berlusconi, che in passato ha speso moltissimo, oggi non investe più?
Da questo punto di vista penso che le cose siano molto cambiate, sia nel Paese, che nel sistema economico e nel calcio. Lui non ha più voglia di ricapitalizzare ogni anno per 50, 60 milioni di EURO. Ha poi discorsi importanti con le sue aziende. Da Fininvest si è fatto sapere che sarebbe benvenuto un eventuale socio di minoranza con soldi da investire. In questo senso trovo paradossale che non abbiano accettato l’offerta di Peter Lim (magnate di Singapore, che offrì 500 M€ per il 51% delle azioni, n.d.r.). Però Berlusconi, lì, non solo non ha voluto vendere… non ha voluto nemmeno affrontare l’argomento.

Forse non si andò avanti perché una Due Diligence portò su valori più bassi di quelli di cui si era parlato?
No, no. La Due Diligence avrebbe dato riscontri positivi. La realtà è che il discorso non si è trattato perché Lim voleva la maggioranza, non si sarebbe accontentato di una quota di minoranza. Invece questo Mr. Bee mi sembra una macchietta, un broker che prova a fare affari coi soldi altrui.

Potrebbe esserci l’interesse di Infront, con vista sulla costruzione del nuovo stadio?
Infront la lascerei da parte perché mi sembra che abbia troppi tentacoli a destra e a sinistra.

Quindi cosa succederà?
Io penso che l’intenzione di Galliani sia quella di spingere quest’estate con Berlusconi per fargli riaprire i cordoni della borsa. Adesso, poi, si può sfruttare una sorta di crisi generalizzata, perché a parte la Juventus tutte le altre sono abbastanza in crisi. Si potrebbe ricominciare con idee più chiare, più da Milan, smettendola di battere le solite piste dei parametri zero di basso livello, degli allenatori più o meno inventati, alla Sacchi, e via dicendo.

Chi potrebbe arrivare?
Difficile dirlo. Oggi leggo un sacco di nomi, da Montella a Sarri a Mihajlovic a Ventura. Montella è la prima scelta, però al momento mi sembra impraticabile, per quel problema della clausola rescissoria di 5 milioni da pagare. Avrebbero tre allenatori da pagare, cioè un anno di Seedorf, Inzaghi che potrebbe essere riciclato in altri ruoli, e Montella che è molto costoso perché ha molti collaboratori, oltre al discorso della clausola rescissoria. Mi sembra difficile. Io penso che sarà abbastanza una sorpresa. In questo momento, tra i nomi sopra, quello che mi sembra più vicino alle idee di Galliani è Mihajlovic.

E come giocatori?
Ci saranno molti che andranno via, a fine contratto. Penso che Destro non verrà riscattato. Poi devono decidere cosa fare di giocatori, come Saponara, che sono sempre sul groppone rossonero. Ci sono molte situazioni da chiarire. E poi, da lì, costruire…

Montolivo rimarrà? E’ sopravvalutato?
Riccardo ha sempre vissuto questi tipi di situazione. L’ultimo anno a Firenze fece molto bene. Diventò una sorta di nemico in casa perché non rinnovò, però giocò molto bene. Al Milan ha fatto buone partite, però sicuramente non al livello di quello che Prandelli pensava di lui.

Quindi il Milan a cosa dovrà puntare?
Non lo so. E’ chiaro che la Juve è più avanti. Già arrivarle dietro sarebbe un bel traguardo. Se si guardano le ultime stagioni è difficile pensare che arrivino giocatori importanti. Il nostro campionato, poi, non aiuta. Un giocatore importante, prima di venire in Italia, oggi, fa molti ragionamenti.

Si parla del ritorno di Ibra…
Ibra è un giocatore da 15 milioni all’anno, puliti. Io non lo ritengo verosimile. Dovrebbe dimezzarsi lo stipendio e sarebbe comunque incompatibile con i conti. Conoscendo Raiola piuttosto bene, ho forti dubbi. E’ vero che Ibra è uno che determina sempre, però…

Lo stadio?
E’ un asset importantissimo. Lo faranno sicuramente. Barbara è lanciata da questo punto di vista. Lo faranno, poi il problema sarà riempirlo. E’ fondamentale. Ovviamente contano i risultati, i giocatori. Però vedere una media di 15000 spettatori, come nelle ultime partite a San Siro ti fa venire il mal di testa. Berlusconi comincia ad avere quasi 80 anni. Sono discorsi che lo toccano. Penso che cedere la società sarà inevitabile, perché Barbara non so se abbia intenzione di addossarsi tutto il peso del Milan.

Barbara avrebbe la disponibilità finanziaria per farlo? Non è Marina quella che gestisce le casse delle società di famiglia?
Marina vede il Milan solo come un’azienda in perdita, quindi effettivamente non sembra voler investire. 

Gestita come azienda difficilmente una società di calcio può dare risultato industriale positivo. Quindi se il gruppo Fininvest non ha fiducia non spenderà?
Nel mondo non ci sono squadre in positivo. Se vedi il Chelsea c’è un leverage buy out di Abramovich che, se decidesse di andar via, farebbe sprofondare Stanford Bridge. Lo stesso vale per il Manchester con gli americani. Real e Barcellona sono tenuti in alto uno dallo Stato e l’altro da una serie di gherminelle… A vedere i conti non c’è guadagno. In Inghilterra vanno un po’ meglio perché hanno contratti spaventosi.

Quindi cosa bisogna fare?
Non alimentiamo fantasie. Lascia stare i nomi. Bisogna prima che loro stessi si chiariscano e decidano cosa vogliono fare. Potrebbe esserci un cambiamento dirigenziale. Resterà Galliani? Questo è un nodo importante…