Thohir: "Vogliamo combattere con Juve e Roma. Dobbiamo arrivare terzi"

21.11.2014 17:00 di Giovanni Spinazzola   vedi letture
Thohir: "Vogliamo combattere con Juve e Roma. Dobbiamo arrivare terzi"
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Erick Thohir, presidente dell'Inter, al termine dell'assemblea dei soci, ha parlato con i giornalisti affrontando vai temi e dimostrandosi molto loquace. Ecco le parole dell'indonesiano. "Gli ultimi giorni sono stati eccitanti e ricchi di avvenimenti, ma è importante che tutti capiscano che il management è forte. Vogliamo che l'Inter torni tra le prime società del mondo. Ogni decisione può essere positiva o negativa, ma noi le prendiamo per il bene del club. Abbiamo un board forte e anche se non ci sono manager perfetti, siamo convinti - ha sostenuto - che abbiamo ottimi dirigenti. Questo è un bene per l'Inter. Le decisioni saranno sempre collettive, come abbiamo fatto negli ultimi giorni sostituendo l'allenatore. L'obiettivo è sempre raggiungere le coppe europee, sarebbe meglio Champions League rispetto all'Europa League. Mancini ha esperienza, carisma e può rendere - ha sostenuto - il nostro obiettivo raggiungibile. Adesso arrivano tre partite importanti, contro Milan, Roma e Udinese e dobbiamo fare più punti possibili. Dobbiamo tornare tra le prime 4-5 in classifica: abbiamo giocato solo 11 giornate e ne mancano 27, i punti di distacco dal terzo posto sono pochi e possiamo recuperare. Dopo il rifinanziamento altri club stanno seguendo la nostra idea. Ogni società è diversa dalle altre, ma è positivo che tutti si muovano perché vogliamo essere sicuri che la serie A - ha ammesso - abbia la forza per tornare competitiva. Emettere bond, ricapitalizzare? Se ci saranno possibilità la prenderemo in considerazione, ma la decisione non è stata presa oggi. Ci saranno dei passi da fare. Dobbiamo prima capire bene e poi decideremo. I conti del club peggiori rispetto a un anno fa? Quando siamo arrivati abbiamo fatto una due diligence e tutto era trasparente. Quando si ha una società però ci sono alti e bassi, alcune cose vanno bene, altre no. Abbiamo avuto un maggiore introito con il contratto di Infront e con i diritti tv della Lega, ma ci sono stati - ha analizzato - anche costi in più come i due allenatori sotto contratto e i salari dei giocatori. Aprire a nuovi partner? Ho una buona relazione con Pellegrini e l'ho incontrato allo stadio, ma non abbiamo ancora parlato di una partnership. Sono però felice quando le persone vogliono aiutare l'Inter, quando capiscono che l'Inter è una famiglia e che ci può essere bisogno dell'aiuto di tutto. Anche dei tifosi. E' importante dare a Mancini tempo perché capisca la squadra.

Abbiamo una buona squadra e anche Mancini ne è convinto. Il nostro allenatore sa che c'è il fair play finanziario, conosce la nostra strategia e la nostra voglia di tornare tra i primi 10 club al mondo. Sa che le nostre decisioni saranno collettive perché - ha chiosato - vogliamo costruire una squadra in campo e fuori. Quando prendiamo una decisione è per raggiungere il nostro obiettivo. Se i tifosi sostengono la squadra è meglio perché l'Inter è più importante di tutto, è più vecchia di tutti noi che siamo qui. E' fondamentale che i tifosi spingano la squadra e l'allenatore. San Siro deve tornare la nostra casa. Per me è stato un sogno venire a San Siro, a tifare per l'Inter e lo stesso per tanti tifosi nerazzurri all'estero. E' importante che i tifosi sostengano la squadra quando le cose vanno bene e quando vanno male. Nella vita le cose possono andare bene o male, ma è fondamentale stare vicino alla squadra. Noi dirigenti cercheremo di fare il massimo per l'Inter. Ogni partita - ha affermato - è molto tattica e difficile, ma dobbiamo conquistare più punti possibile nelle prossime tre sfide di campionato. Non ho mai incontrato Berlusconi, ma ho incontrato Barbara. Ha una bella visione per il Milan e i tifosi saranno felici con lei. Noi abbiamo una visione diversa. Le persone giudicano se una visione è giusta attraverso i risultati, ma come club di Milano vogliamo entrambi combattere con Juventus e Roma e il nostro progetto è appena partito. Il nostro come quello del Milan. Molti club sono gestiti in maniera diversa e non si può copiare quello che fanno all'estero perché siamo in Italia e le differenze rispetto alle altre leghe sono tante. Pallotta mi ha chiesto consigli per il rifinanziamento della Roma? E' americano e in America c'è un certo modo di operare. No, anche lui ha la sua strategia - ha dichiarato - che è diversa da quella dell'Inter e del Milan. E' giusto che ogni club metta in pratica la propria strategia. Moratti ha fatto cose incredibili per il club e io nel mio anno qua sto cercando di fare dell'Inter una società sostenibile".