Sportitalia - Inzaghi riflette dopo lo stop con la Juve e due pareggi

L'equilibrio, quello sconosciuto. Il Milan arranca e Inzaghi riflette su un rendimento quantomai altalenante. L'esordio super con due vittorie, lo stop contro la Juventus, plausibile visto il passo inarrestabile dei bianconeri, e il doppio pareggio con Empoli e Cesena: due punti con due neopromosse, decisamente troppo poco per chi vuole ambire a rinverdire i fasti di un passato che sembra piu' che mai remoto nel tempo. Doveva essere il trittico della svolta, quello che si completerà sabato sera con la sfida casalinga al Chievo, e invece si è rivelato un altro percorso costellato da errori, tanti, ed equivoci tattici da risolvere. In difesa, soprattutto, per Inzaghi. Perchè se il tecnico rossonero ha dimostrato di avere le idee ben chiare dalla mediana in su, è nella terza linea che il Milan fatica a trovare soluzione agli annosi guai di tenuta e rendimento. Quattro diverse coppie difensive in cinque gare: Rami, Zapata, Bonera e Alex, combinazioni e incroci che hanno però come comun denominatore l'eccessiva permeabilità. 9 reti subite, peggio del Milan solo Parma e Palermo.

Male, malissimo. Specie in un campionato in cui per ambire al successo vale l'eterna legge non scritta del "primo non prenderle". Gli enigmi difensivi, ma non solo. C'è anche la condizione di El Shaarawy a preoccupare l'allenatore rossonero. Il Faraone stenta a entrare in forma e anche contro l'undici di Corini potrebbe essere il sacrificato in caso di confermato 4-2-3-1: Torres punta centrale e Bonaventura al posto di ElSha, "immolato" sull'altare della già citata ricerca dell'equlibrio. Soluzioni mutevoli, dunque, per Inzaghi. Affascinato dalle comprovate qualità di un reparto offensivo garanzia di sicura affidabilità ma pure turbato da una retroguardia di cristallo. Lo sa bene SuperPippo: la strada per il successo passa per l'immediata risoluzione di questa preoccupante emorragia difensiva.