Spalletti: "Dobbiamo modificare qualcosa, troppi alti e bassi"

25.09.2016 23:45 di Giovanni Spinazzola Twitter:    vedi letture
Spalletti: "Dobbiamo modificare qualcosa, troppi alti e bassi"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Luciano Spalletti, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo il ko incassato per mano del Torino. “Non snobbo mai nessuno quando ci sono le difficoltà, se riesci a mettere la qualità superiore che hai, un po' d'impegno, un po' di sforzo si prende quella direzione lì, se invece non sfrutti le occasioni e gli altri le sfruttano si fa tutto più difficile. In generale, dovevamo fare di più, dovevamo far camminare la partita su binari diversi da dove ha viaggiato. La sconfitta non ridimensiona niente, so benissimo - ha spiegato - quello che ci penalizza in base al nostro modo di ragionare sulla partita ma questo viene dalla lettura di uno storico della Roma, pure di quando c'ero io e quando sono tornato, ci sono dei momenti dove ci sono delle impennate di qualità e altre no, delle volte godiamo del sostegno della piazza e riusciamo a mantenere un livello di rendimento e di risultati, finché poi - ha detto - non si perde la partita e invece di andare a usare quelle caratteristiche dell'impegno, del saper raschiare, dello sforzo, del sacrificio, nella lunghezza questo ci crea difficoltà, non ce la facciamo. Dobbiamo toglierci questo vizio, è colpa mia sono il primo responsabile, questi alti e bassi non vanno più bene e bisogna cambiare quello che pensano alcune menti deboli, che tanto io vesto questi colori, noi siamo la Roma e le cose andranno bene, eh no si aspetta che le cose avvengano perché siamo la Roma e siamo forti. No, dobbiamo impegnarci sempre e queste cose - ha affermato - le abbiamo fatte sempre vedere e qua è colpa dell'allenatore, con voi gioco anche qualche volta perché è giusto anche così. Lo so quello che bisogna fare, i giocatori li ho scelti io, rimarranno sino a fine anno e per me sarà un piacere lavorare anche nel momento del dolore. Modificherò qualche cosa, non si può andare avanti così, l'anno scorso abbiamo fatto un periodo bellissimo. Alcune vedi che usi quel determinato telaio, altre volte invece no, giochi come oggi, non si mette sul campo quella che è la qualità della squadra o la ricerca delle distanze, sono tutte cose un po' scollegate che poi prese singolarmente - ha sostenuto - sono accadute, ma non devono accadere. Ci siamo allungati in alcuni momenti e questo non va bene, è un discorso collettivo, ti capitano quelle 2-3 occasioni che non sfrutti perché poi si lasciano passare certe cose.

Noi vestiamo dei colori bellissimi e tutti dobbiamo essere orgogliosi, Sinisa ha detto bene, loro hanno dato qualcosa in più, l'impasto di Sinisa è stato diverso da quello che ho fatto io. Si modificherà qualcosa, non c'è altra strada, con me o senza me, con altri più bravi, accadono sempre le stesse cose. Tagliavento? Bravissimo, c'ho discusso - ha ammesso - solo perché non ributtavano le palle i raccattapalle e questi atteggiamenti fanno del Torino un club vecchio e ho incalzato il quarto uomo, mentre l'arbitro ha brontolato con me e io gli ho detto che sarebbe antisportiva questa cosa. Dopo ho anche detto all'arbitro che l'avrei raccontata questa cosa, noi non dobbiamo farlo in casa nostra e nemmeno loro, tanto la partita ormai era incanalata in un certo modo e Tagliavento se l'è venuta a prendere con me, però poi loro sono stati sicuramente bravi in campo, non hanno sbagliato niente. Non riusciamo a mettere più qualità contemporaneamente, poi abbassiamo questo, abbassiamo quell'altro, il risultato è negativo, poi - ha continuato - rimanca la prestazione, poi andiamo bene. In generale ci sono delle menti che pensano che poi vada tutto da solo ed è lì che bisogna intervenire, se le cose non le fai accadere te, allora ci sarà qualcuno che le mette a terra e le controlla. Oggi abbiamo fatto vedere che come dice lo storico della Roma, lo dico un'altra volta, siamo discontinui, una volta si fa bene, poi si fa male, poi ci facciamo portare via la palla e gli concediamo il gol. Se non si usa il massimo delle potenzialità che si hanno, l'allenatore è il primo responsabile e va cambiato se le cose accadono per un lungo periodo. Belotti? È un bomber di quelli veri, se fosse rimasto nello stesso posto dove poi doveva vedersela nel duello, ha sfruttato il tempo e - ha detto - si è ritagliato lo spazio dove è stato premiato, complimenti a lui”.