Pioli: "Non mi ha stupito perché Allegri è un grande allenatore e ha il polso della squadra"

23.01.2017 12:50 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Pioli: "Non mi ha stupito perché Allegri è un grande allenatore e ha il polso della squadra"
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Stefano Pioli, tecnico dell'Inter, intervenuto a Radio Anch'io sport su Radio Uno, ha parlato del momento in casa nerazzurra e della cosa all'Europa: “Stiamo vivendo un momento positivo, ma da qui a parlare di Champions ce ne passa. Dobbiamo dare il massimo in tutte le partite che rimangono, che non sono poche, e poi vediamo. La Juventus dei miei tempi era una società consolidata, un ambiente altamente professionale e abituato a vincere che ti imponeva certi tipi di atteggiamento, qui ho trovato una proprietà che, nonostante sia in Cina, ci è vicina esta gettando basi importanti per il presente e il futuro con idee interessanti”.

Dove può arrivare questa squadra?
“Credo di avere a disposizione giocatori di talento e qualità assoluta che hanno capito che serve sacrificio, che bisogna giocare da squadra tutti assieme e i risultati ci stanno dando ragione anche se possiamo migliorare ancora molto. La strada è ben indirizzata e vogliamo continuare così visto che tutti hanno dato la loro disponibilità nel portare avanti questo percorso. Avere tanta sana competitività per il bene della squadra è un fattore importante perché chi entra dalla panchina può essere decisivo e con la disponibilità e volontà chi siede inizialmente in panchina può fare la differenza”.

Voto all'Inter?
“I voti li lascio a voi giornalisti, sappiamo di aver iniziato un percorso che finirà a maggio, che siamo in ritardo e abbiamo contro squadre molto importanti. Dobbiamo vincere più gare possibili e poi a fine stagione tireremo le somme e daremo i voti”.

La serie di vittorie a cosa è dovuta?
“Io credo che nel calcio, come in ogni sport, il fattore mentale conta moltissimo e la fa da padrone. Perché quando c'è fiducia e consapevolezza si riesce a superare i momenti difficili all'interno della partita. La testa conta tantissimo al pari della tecnica della tattica e del fisico. L'atteggiamento nell'approccio alla gara è davvero fondamentale e credo che il lavoro del tecnico debba essere finalizzato anche a questo”.

Come vive le voci su Simeone?
“Con tutta onestà e sincerità le voci non mi hanno turbato. So di allenare una grande squadra che è ambita a tanti altri tecnici, sono concentrato solo sul lavoro e sul fare il massimo fino a fine anno. Poi si vedrà”.

Cosa può dirci sulla proprietà cinese?
“La loro presenza ci responsabilizza e ci fa sentire che c'è un progetto importante. Questi sono stimoli importanti per are il massimo. Dobbiamo tutti restare concentrati su cosa possiamo controllare che è relativo al campo, non possiamo pensare a quello che sarà il futuro. Sappiamo che la proprietà è importante, ci sostiene e potrà fare grandi cose”.

E' stato lei a chiedere maggiori investimenti sui giovani italiani?
“Avere giovani italiani forti che possa diventare un zoccolo duro e dare un'identità è un obiettivo. Gagliardini è un calciatore che rientra in questi piani perché è un calciatore di grande presente e grandissime prospettive. Con il direttore abbiamo parlato di queste cose e puntato diversi giocatori fra cui certamente Gagliardini era in cima alla lista. Servono però giovani importanti e capaci di gestirsi perché sennò si rischia di bruciarli. Ora abbiamo inserito Pinamonti in prima squadra perché ha grandi qualità”.

A quest'Inter non serve un vice Icardi?
“Icardi è un grande centravanti, giovane e fortissimo e farà sempre grandi cose. Ho già Palacio ed Eder come alternative valide che possono fare bene in corso d'opera. Gabigol no perché non è un centravanti. In questi tre mesi è cresciuto tanto, viene dal Brasile, è giovane e si sta adattando molto bene. Sarà un giocatore importante per il futuro dell'Inter”.

La Coppa Italia è un obiettivo?
“La Coppa Italia è un obiettivo sicuramente, anche se il Campionato che ci vede di grande ricorsa resta in cima agli obiettivi. Con 4 partite fatte bene però si può arrivare alla finale e noi dobbiamo partecipare per la vittoria perché fa parte del nostro DNA”.

Ci sono tante vittorie per 1-0. Questo è il risultato perfetto?
“Non è un risultato tranquillo, la situazione migliore sarebbe 2-0 con un gol per tempo. Non si può mai essere sereni con un solo gol di vantaggio specialmente in Serie A. Se però vinci con quel risultato vuol dire che l'attenzione e la concentrazione della squadra sono massimi e un allenatore non può che essere soddisfatto di questo”.

Cosa pensa della scelta tattica di Allegri contro la Lazio?
“Non mi ha stupito perché Allegri è un grande allenatore e ha il polso della squadra. Sa quando deve forzare e fare scelte che dall'esterno possono sembrare strane. È un segnale che se c'è la disponibilità al sacrificio di tutti allora grandi campioni possono giocare assieme. Sono una squadra fortissima che ha fatto molto bene negli ultimi anni ma che non è imbattibile”.

Che organizzazione ha trovato in nerazzurro?
“Ho trovato un livello di organizzazione eccezionale, tutti i componenti della società ci mettono nelle condizioni di pensare solo al lavoro sul campo e c'è tutto per fare bene. Se dall'esterno può sembrare che ci fosse confusione all'interno dell'Inter posso rassicurare i tifosi che non è così perché non ho mai trovato un livello del genere”.

Com'è il rapporto con Candreva?
“Sono ottimi perché abbiamo gli stessi obiettivi, perché alla Lazio non era successo nulla di grave,. Lui si aspettava di essere il capitano e io ho fatto una scelta diversa. Poi le cose non sono andate bene per vari motivi nonostante la base fosse buona e si fosse lavorato molto bene”,

Le voci su Messi come le vive?
“Credo che con molta onestà e sincerità non bisogna prendere in giro nessuno. È un sogno che non si può realizzare come ha detto la società e credo che questa sia la verità. Io poi penso ad allenare”.

Per lo Scudetto è lotta a tre?
“Credo che le prime tre stiano facendo un grande campionato con numeri eccezionali. Noi ci stiamo accodando, ma sono loro le più accreditate in un campionato più equilibrato rispetto agli anni passato”.