Moggi a Mattino Cinque: "Quando si scrive bisogna stare attenti. Società ricattate. Festa Liberazione era ieri perchè la Juve ha perso"

27.04.2015 09:20 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Moggi a Mattino Cinque: "Quando si scrive bisogna stare attenti. Società ricattate. Festa Liberazione era ieri perchè la Juve ha perso"
TuttoJuve.com
© foto di Stefano Porta/PhotoViews

Luciano Moggi è intervenuto a "Mattino Cinque", su Canale 5, nella rubrica "La Telefonata" di Maurizio Belpietro. Tuttojuve.com ha trascritto integralmente le sue dichiarazioni: 

Come è possibile che si possa entrare in uno stadio con una bomba carta?
"Prima di tutto farei una precisazione: il calcio è uno spettacolo ma fomenta odio tra i tifosi e fomentare questo odio tra gente fessa che si vede negli stadi - non generalizzo, parli di quelli che fanno questi episodi - diventa un problema. Quando si scrive qualcosa bisogna stare attenti perchè ci si rivolge ad un pubblico un po' particolare. Ieri sono successi dei disordini e bisogna anche domandarsi sicuramente perchè possa entrare una bomba carta in uno stadio, su questo non c'è dubbio. Mancano i controlli, anche su questo non c'è dubbio. Ma quello che viene fatto non si può neppure descrivere, perchè buttare bastonate a un pullman, gettare sassi, rompere un vetro a un pullman, poi succede quello che poi si è verificato dopo, con la bomba carta esplosa e poi magari alcuni vanno all'ospedale. Questi sono i tifosi. Bisogna calmarli".

Ne parliamo da anni, eppure non si riesce ad impedire che certe cose vengano portate dentro lo stadio...
"Noi ne parliamo da anni, ma tenga presente che in Inghilterra ne hanno parlato meno e hanno eliminato questa cosa. Se il Governo dorme, se Alfano sta a guardare  e poi si parla solo di sciagurati che fanno queste  manifestazioni non decorose per uno sport che poi è lo sport più bello d'Italia e del mondo, ci sarà pure una ragione. Io credo che il Governo debba prendere dei provvedimenti. Tenete presente che in Inghilterra esistono le carcere, dove si fanno i processi per direttissima il giorno dopo e si mettono dentro le persone che sono oggetto di questi disordini".

Quindi secondo lei è un problema di legislazione non adeguata e di decisioni. Ma le società non dovrebbero far qualcosa? Prendere le distanze? Gli steward in Inghilterra sono pagati dalle società...
"Ma su questo credo non ci siano dubbi, anche le società devono partecipare di più, devono essere attente a queste cose perchè non entrino nello stadio bombe carta come successo nell'occasione, però una cosa è da precisare: in questo momento le società di calcio sono circondate da persone alle quali spesso e volentieri non possono dire di no per certe cose. Per esempio, andiamo a cercare quando vengono buttati in campo oggetti che sostanzialmente possono comportare multe da parte della Federazione alle società di calcio: in questo caso, le società di calcio non fanno quello che devono fare, ma anche la Federazione deve proteggere di più le società di calcio contro questi energumeni".



Vuol dire che le società sono ricattate?
"In certi momenti sì, perchè se lei vede un petardo sul campo che scoppia, praticamente viene data una multa da parte della Federazione alla società di calcio. Siccome bisogna andare al cuore del problema, se a lei vengono richiesti dei biglietti da alcune persone e non glieli dà, cadono i petardi nello stadio, vengono comminate le multe, quindi la Federazione dovrebbe proteggere di più queste società di calcio, eliminare questi episodi".

Ma se sono ricattate le società di calcio, perchè non denunciano?
"Io personalmente devo dire che non ho mai avuto di questi problemi, però devo dire che esistono questi problemi. Se non li denunciamo facciamo finta di niente e poi tutte le volte diciamo: 'Ah, ma guardate cose succede, questi sciagurati che fanno, eccetera...'. Giustamente lei dice che sono 20 anni che facciamo questi discorsi, bisogna eliminare il problema, ma per eliminarlo bisogna andare al cuore del problema".

Ma quanti saranno i violenti nel mondo del calcio?
"Il calcio è uno spettacolo, ma l'odio tra i tifosi praticamente esiste, su questo non ci sono dubbi. Devo dire che la festa della Liberazione non è stato il 25, ma ieri perchè la Juventus ha perso, perchè la Juventus è odiata e amata. Amata da metà Nazione e odiata dall'altra metà. Lei ha visto tutto quello che è successo in passato, sono avvenute cose ben più gravi del presente eppure quando il problema investe la Juve diventa una cosa bestiale".

Secondo lei il Daspo serve o bisogna rivederlo?
"Io credo debba essere rivisto, perchè il Daspo conta poco. Oltretutto poi chi ha il Daspo firma e poi magari tramite qualche cosa che non conosco io, vede anche la partita. Il Daspo non è certamente la medicina di questi mali. La violenza si combatte in altra maniera e questa è violenza pura, perchè si mandano all'ospedale le persone, quando si butta una bomba carta, non si sa quello che si può danneggiare".(TRASCRIZIONE TUTTOJUVE.COM. RIPRODUZIONE CONSENTITA SOLO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE WWW.TUTTOJUVE.COM)