Gigi Simoni: "Anche con la Var la Juve resta nettamente superiore"

30.04.2017 07:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Gigi Simoni: "Anche con la Var la Juve resta nettamente superiore"
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© foto di Chiara Biondini

L'ex allenatore dell'Inter Luigi Simoni ha rilasciato un'intervista ad areanapoli.it. Ecco le sue parole:

Prendendo in prestito la metafora automobilistica, possiamo dire che la macchina più potente della Serie A è la Juventus?

"Sicuramente sì. I bianconeri hanno tanti fuoriclasse, ma non solo. Sono una squadra. Chi arriva dopo riesce ad integrarsi con i campioni che già fanno parte dell'organico. La Juventus, insomma, non è la somma di undici campionissimi, ma un unico organismo. Questa è la grande differenza con l'Inter. I nerazzurri hanno tanti campioni, ma non mi sembrano una vera squadra".

Eppure all'inizio della stagione fonti autorevoli consideravano l'Inter una delle primissime squadre del campionato

"Io credo che siano stati commessi tanti errori. A cominciare dall'allenatore. Frank de Boer è un tecnico bravo, ma è abituato ad un tipo di calcio diverso. In Italia non c'è pazienza, conta solo il risultato. La sua filosofia non andava bene per il calcio italiano".

Tale considerazione può essere fatta anche per Sarri? Fa giocare benissimo la sua squadra, ma il Napoli continua ad essere molto distante dalla Juventus

"No, il discorso è profondamente diverso. E glielo spiego".

Prego

"Il Napoli è una grande realtà del calcio italiano. Finire al secondo oppure al terzo posto non è da tutti. Significa che dietro c'è un qualcosa di importante e solido. La Juventus, tuttavia, in questo momento, è nettamente superiore. Ha una società forte e ricca. Ma non solo. I bianconeri non sbagliano acquisti. Hanno una dirigenza molto competente, professionisti davvero capaci. Al momento bisogna riconoscere la loro superiorità. Quando allenavo l'Inter il campionato era molto diverso...".

Quelle sfide erano molto combattute

"Si, Inter e Juventus erano alla pari. Ora vedi i bianconeri dominare il campionato dall'inizio alla fine, ma prima non era così. Ci giocammo lo Scudetto con loro, c'era un punto di distacco. Poi perdemmo una partita che non dovevamo perdere e la storia cambiò...".

Mi sembra evidente il suo riferimento a quello che accadde il 26 aprile 1998. L'arbitro Ceccarini non sanzionò un fallo di Iuliano su Ronaldo non assegnando all'Inter un rigore evidentissimo agli occhi dei più. Eppure l'anno prossimo ci sarà la moviola in campo. Il vantaggio della Juventus sulle avversarie potrebbe assottigliarsi?

"Mi lasci dire che sono a favore della VAR. Gli arbitri vanno aiutati, ben venga l'aiuto tecnologico. Non credo, tuttavia, che le cose possano cambiare drasticamente. La Juventus resta nettamente superiore. Più che contare sulla moviola, occorrerà attendere il mercato. Le avversarie della Juventus dovranno fare operazioni importanti per ridurre il gap".

Lo scorso anno il Napoli ha ceduto Higuain, ma sono arrivati giocatori bravi e dal futuro garantito

"Io credo che per vincere occorra altro. Mi spiego meglio. Quando finisci a 10, 12 punti dalla prima in classifica, devi porti delle domande. I calciatori migliori vanno tenuti. Le faccio un esempio. Sento brutte voci, si parla di offerte mostruose per Koulibaly. Il Napoli deve resistere. Il senegalese mi incanta, è uno dei calciatori più forti del campionato. Quando lo vedo giocare mi entusiasmo. Ha dei mezzi fisici e tecnici notevoli, una facilità di giocare il pallone incredibile. Commette qualche errore di troppo, ma è fortissimo. Il Napoli deve ripartire da lui!".

Lei parla sempre con grande entusiasmo di Napoli e del Napoli. Cosa risponde a chi, nella sua esperienza a Napoli da allenatore, l'ha accusata di aver considerato Napoli solo un trampolino di lancio?

"Chi pensa questo, sbaglia clamorosamente. Io non avrei mai lasciato Napoli. Amavo la città, avevo la fiducia dei calciatori. Chiesi a Ferlaino una dimostrazione di fiducia. Non volevo più soldi, avrei accettato di guadagnare anche meno pur di restare. Chiesi solo un contratto biennale. Il mio discorso fu questo: 'Sai come lavoro, perchè non dimostri di credere in me?'. Pensi che all'epoca, oltre all'Inter, mi cercò anche la Sampdoria. Ferlaino, tuttavia, non volle sentire ragioni. Mi offrì un solo anno di contratto e io decisi di andare all'Inter...".

Scelta rivelatasi poi giusta. All'Inter vinse una Coppa Uefa e tenne testa alla Juventus. Il Napoli, invece, dopo il suo esonero, perse la bussola

"Il Napoli di allora era una buona squadra, ma non una formazione di fenomeni. Iniziammo alla grande il campionato, poi ci fu una flessione. Eravamo comunque salvi e avevamo da giocare una finale di Coppa Italia contro il Vicenza. Quell'esonero, mi creda, non l'ho mai capito...".

Andrà a vedere Inter-Napoli?

"Certamente. Sono molto legato ad entrambe le squadre, mi hanno dato tanto. Il Napoli dovrà cercare di conquistare i tre punti anche perchè l'obiettivo secondo posto è ancora raggiungibile. L'Inter, invece, sta cercando un rendimento che sia all'altezza del valore dei calciatori che compongono la rosa".