Gazzetta - Qatar: soldi ed eccessi ed un pizzico di Italia
Su Gazzetta dello Sport, Fabiana Della Valle parla del Qatar, com il mare da una parte, il deserto dall’altra. Tanto traffico e un’infinità di cantieri. A Doha da un po’ di anni si lavora su questo, l’Italia rappresenta un modello: un po’ come i cinesi con le griffe di marca, provano a copiarci. Però qui non ci sono i Berlusconi e gli Agnelli, i club sono sovvenzionati dal governo. La crescita del movimento cal cistico passa per la nazionale e il Qatar vuole una squadra all’altezza per il 2022.
La Juve è tra le squadre più note, dopo Real, Barcellona, United. La Supercoppa è stato un modo per testare le loro capacità organizzative in vista del Mondiale, per avere Napoli e Juve hanno sborsato 2,4 milioni di euro. Lo stadio che ospiterà la partita, il Jassim Bin Hamad Stadium, non è tra quelli del Mondiale. L’idea iniziale era quella di costruire 12 impianti ora si sta pensando di scendere a 8.
Nella Qsl gio cano 14 squadre. La più importante è l’Al Sadd, dove fino all’anno scorso c’era Raul. È in testa alla classifica in sieme al Lekhwiya, campione in carica, allenato da Michael Laudrup e con le vecchie conoscenze del calcio italiano Chico (Genoa) e Weiss (Pescara). Al tri volti noti: l’ex livornese Paulinho, Mark Bresciano, Lisandro Lopez. Ogni squadra può avere al massimo 4 stranieri e c’è disparità tra quello che guadagnano i big e gli altri. Uno stipendio normale è sui 500 mila euro annui, Raul prendeva 4 milioni.