Crosetti (Repubblica): "Zaza era rimasto a guardare gli altri nella notte delle stelle spente"

14.02.2016 16:30 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Crosetti (Repubblica): "Zaza era rimasto a guardare gli altri nella notte delle stelle spente"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Maurizio Crosetti parla a Repubblica della gara di ieri: "C’erano svariati miliardi di onde gravitazionali a precipizio sulla partita, ma l’unica capace di farsi scoprire è stata quella di Simone Zaza, vibrazione che arrivava davvero da molto lontano, parecchio più in là della sua panchina. Una focosa riserva, Zaza, ma anche uno dei migliori attaccanti italiani, uno di quelli che giocherebbero sempre in altri luoghi e in altri tempi, invece qui e ora diventa più difficile. Prima che Morata venisse risucchiato dall’inerzia, Zaza era rimasto a guardare gli altri nella notte delle stelle spente. Guardava, ma non li vedeva. Non vedeva Higuain, restato con il piede di Bonucci a levargli la palla dalla fronte, Bonucci pure zoppo, Higuain devitalizzato, emarginato. Non vedeva Dybala, per lui solo un momento non sfruttato, quel tiro quasi giusto al 63’. Non vedeva Pogba, innamorato del tocco in più, del tiro in più.

Non vedeva Insigne, lui invisibile sul serio e tolto per disperazione quando sembrava che la notte non potesse offrire più niente. Invece, Zaza. Un corpaccione bianconero, un testone pelato ha rimesso la Juve davanti, più o meno dove sarebbe comunque, senza quell’assurdo inizio di stagione. Ce l’ha rimessa di forza con un bel sinistro in corsa, la palla sembrava il Super Tele di quando eravamo bambini, si è messa a sfarfallare leggera e un altro gran pelato, Reina, non ci ha più capito nulla, anche perché la deviazione di Albiol l’ha impallinato. Ha provato a mettere il braccio, il portiere, ma a quel punto era come stordire un moscerino. Lo sapeva anche lui che non ci sarebbe arrivato mai. (...)".