Alessandro Vocalelli: "Giovani o no, per Conte conta solo la qualità"

Parla il giornalista.
20.08.2014 21:15 di Alessandro Vignati   vedi letture
Alessandro Vocalelli: "Giovani o no, per Conte conta solo la qualità"
TuttoJuve.com
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Attraverso il sito di Repubblica.it, nella sua rubrica "Tackle", l'editorialista del quotidiano romano Alessandro Vocalelli ha commentato i primi giorni da commissario tecnico di Antonio Conte. L'ex tecnico della Juventus è stato chiaro: "Le polemiche non potevano placarsi nel giro di pochi giorni. Antonio Conte su qualcosa ha risposto e su qualcosa ha glissato, preferendo cavarsela con una battuta. Al di là delle schermaglie dialettiche, non solo sul cospicuo ingaggio, resta forte il dibattito sul fronte tecnico. Conte è sicuramente un ottimo allenatore, capace di dominare in Italia ma, come sottolinea qualcuno, non sempre brillante in Europa. Ed in fondo, a pensarci bene, Conte proprio questo ha cercato e trovato nell'Italia. Non solo il legittimo orgoglio, di cui ha ripetutamente parlato, ma anche la possibilità di avere quella vetrina internazionale che una Nazionale importante come quella azzurra può garantire. Insomma l'Italia può essere, in maniera originale, il trampolino di lancio per un allenatore che cerca gloria a livello Mondiale. In maniera originale perché una volta i giovani allenatori, e Conte è un giovane allenatore, partivano dai club per poi sistemarsi in una Nazionale mentre stavolta il percorso può essere inverso. Una Nazionale di grande prestigio che può regalarti un grande club a livello internazionale. Al di là di tutto, di questo possibile percorso, resta il giudizio su Conte. Che comunque non può che essere positivo.

Perché non solo stiamo parlando di un tecnico che, seppure in Italia, ha già vinto molto. Ma anche e soprattutto perché sono due le qualità fondamentali del nuovo ct. Primo: la sua capacità di saper abbinare le due caratteristiche fondamentali di un tecnico, la capacità tattica e di grande motivatore. Troppo spesso, infatti, è stato scavato un solco tra queste due caratteristiche, parlando di chi è bravo a formare una squadra e chi è capace di motivarla. Conte da questo punto di vista riassume perfettamente il meglio delle due categorie. Ma la seconda e più evidente qualità di Conte è quella di essersi saputo affrancare dal dibattito che troppo spesso, ingiustamente, accompagna certe discussioni. Meglio la vecchia guardia o i giovani? Dibattito rilanciato proprio al fischio finale dell'ultima partita mondiale, contro l'Uruguay. C'è chi, tra gli allenatori, vuole andare sul sicuro e chi pensa che solo i ragazzi riescono a seguirti con entusiasmo. Conte no. Conte sa cogliere il meglio e il massimo dall'espertissimo Pirlo, mettendolo al centro del progetto, e non ci pensa un attimo a lanciare Pogba- a costo di mettere in panchina un nazionale come Marchisio - malgrado la giovanissima età. Perché giustamente per Conte, come dovrebbe essere sempre, conta solo una cosa: la qualità. E questo è sicuramente un ottimo inizio".